Antonio Cittadini - Scompenso Cardiaco

Antonio Cittadini

Antonio Cittadini è un esperto nello scompenso cardiaco.

Direttore della UOC di Medicina Interna ad indirizzo Metabolico e Riabilitativo

Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca in medicina di genere – GENESIS Università degli Studi Federico II

Coordinatore del Corso di Metologia Clinica I e II del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Membro del comitato Etico Federico II – Cardarelli…

CV

Cuore stanco, Gh motore molecolare Impronta napoletana per nuova ricerca

Scompenso cardiaco ed ormone della crescita scoperto un nesso tra lo sfiancamento delle pareti muscolari cardiache dovute ad una insufficienza del contenimento valvolare, o alle lesioni conseguenti a un infarto, e il deficit di ormone della crescita.

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NAPOLI: “Un Braccialetto sostituirà le analisi del sangue”.

“Grazie ai laboratori di Biosensing, nel giro di pochi anni non sarà più necessario effettuare prelievi del sangue per le analisi, ma basterà l’applicazione di un semplice braccialetto per misurare glicemia, elettroliti, sodio, potassio e bnp per lo scompenso cardiaco, con i dati che saranno trasmessi da remoto in tempo reale direttamente a una centrale operativa”. Lo ha affermato Antonio Cittadini, professore ordinario di Medicina Interna presso il Dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell’Università Federico II di Napoli, nell’ambito del convegno “Medicina Interna 4.0”, che ha riunito a Napoli 70 specialisti da tutta Italia…

www.ifattidinapoli.it

Antonio Cittadini - Scompenso Cardiaco

Ciò dimostra anche la centralità del ruolo della Medicina Interna per la cura di gran parte delle patologie. Da vent’anni stiamo lavorando su un sottogruppo di pazienti affetti da scompenso cardiaco e deficit ormonali e abbiamo scoperto che, intervenendo con cure specifiche sulle carenze ormonali, si impedisce la progressione della malattia e si migliora anche la condizione cardiaca”…

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«Medicina Interna 4.0», venerdì 23 settembre a Napoli congresso dell’Università Federico II

La pandemia, l’aumento della complessità dei pazienti, l’invecchiamento della popolazione, la comorbidità, la riabilitazione cardiologica e l’incremento di malattie croniche. Tutti fattori che stanno facendo emergere sempre più la centralità e l’importanza della Medicina Interna, combinata a nuove tecnologie, nuove molecole farmacologiche e all’utilizzo di tecniche riabilitative, per la cura dei pazienti…

www.ilmattino.it

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Verrà posta una grossa attenzione anche al previsto aumento dell’obesità come crocevia di tutte le malattie internistiche. Interesse particolare verrà posto inoltre in merito a nuove tecnologie di biosensing per prevenire e curare, anche in età pediatrica, eventuali patologie. Infine, verrà dato risalto alle tematiche di medicina di genere»…

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