Attività Clinica
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Cos’è lo Scompenso Cardiaco
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Deficit Endocrinologici correlati allo Scompenso
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Riabilitazione Cardiologica
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Ricerca
Cos’è lo Scompenso Cardiaco
Lo Scompenso Cardiaco è una sindrome clinica che può presentarsi in conseguenza di una varietà di condizioni patologiche. Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scompenso cardiaco è una condizione in cui il cuore o non è in grado di espellere una quantità di sangue adeguata alle esigenze dell’organismo oppure riesce a farlo solo con pressioni di riempimento troppo elevate. Nel primo caso, questo può verificarsi o per aumentate esigenze dell’organismo, come in patologie non cardiache quali tireotossicosi, beri-beri e anemia grave, oppure per diminuzione della portata cardiaca (quantità di sangue espulsa nell’unità di tempo di 1 minuto). Secondo le ultime linee guida della ESC (European Cardiology Society), si può classificare lo scompenso cardiaco sulla base di un parametro Ecocardiografico, ovvero il calcolo della Frazione di Eiezione del ventricolo sinistro, ovvero la frazione di sangue che il cuore espelle dal ventricolo sinistro ad ogni battito. Siccome una Frazione di eiezione normale si aggira intorno al 60%, abbiamo tre classi di scompenso sulla base questo parametro:
– FE<40% Scompenso cardiaco a Ridotta frazione d’Eiezione
– FE [40%-49%] Scompenso cardiaco a Frazione d’Eiezione intermedia
– FE>50% Scompenso Cardiaco a Frazione d’Eiezione preservata
Queste tre tipologie di scompenso hanno diagnosi e trattamento differente.
Siccome quella dello scompenso cardiaco è una problematica abbastanza rilevante nella popolazione, specialmente in quella con età superiore di 65 anni e con pluripatologie, è importantissima quella che è una diagnosi precoce, un trattamento adeguato ed un follow-up attento nel tempo. Il Professor Cittadini, con la sua pluritrentennale esperienza nel campo cardiologico ed internistico, è diventato una colonna portante nel panorama nazionale ed internazionale nel trattamento dello scompenso cardiaco, portando avanti un’etica professionale che sempre ha messo al centro di ogni intervento ed ogni ricerca la salute del paziente.
Deficit Endocrinologici correlati allo Scompenso Cardiaco
Da sempre, il focus centrale dell’attività sia clinica che di ricerca del Professor Cittadini è stata l’interazione tra il sistema endocrino ed il cuore e, nello specifico, come i deficit metabolici ed ormonali del primo potessero portare alla scompenso cardiaco. Fra questi, importanti risultano condizioni come tireotossicosi, ipotiroidismo, deficit di Gh ed altre condizioni mediche.
TIREOTOSSICOSI: condizione nella quale il paziente ha un eccesso di ormoni tiroidei nel sangue, spesso correlato con patologie quali ipertiroidismo, tiroiditi destruenti e forme iatrogene. Tali ormoni esplicano un effetto di aumento della frequenza cardiaca a riposo, aumento del volume plasmatico, della frazione di eiezione e della contrattilità miocardica. Tutto questo porta nel tempo ad una condizione di insufficienza cardiaca per aumento delle esigenze dell’organismo
IPOTIROIDISMO: è una condizione caratterizzata da ridotta sintesi o azione degli ormoni tiroidei. A livello cardiovascolare questo si esplica con diminuzione dell’inotropismo (forza contrattile del cuore) e del cronotropismo (frequenza di contrazione) ed aumento della resistenza vascolare periferica. Quindi si associa ad ipertensione diastolica e bradicardia (frequenza cardiaca < 60 bpm). L’insieme di questi segni patologici può condurre a scompenso cardiaco.
DEFICIT DI GH: il Gh (Growth Hormone), o Ormone Somatrotopo, è un ormone prodotto dall’adeno-ipofisi e che permette un effetto anabolico a livello cellulare, essendo responsabile del meccanismo di crescita postnatale sia della lunghezza delle ossa che della massa e della densità muscolare. A livello cardiovascolare esercita azione diretta ed indiretta, tramite il suo effettore periferico IGF-1; tali meccanismi conducono alla crescita ed al corretto sviluppo funzionale del miocardio. Un deficit di tale ormone (come, di contro, un suo eccesso) è fortemente associato a pazienti con scompenso cardiaco in quanto il venir meno delle funzioni del Gh conduce rima ad una riduzione della massa cardiaca, con un suo eccessivo aumento nel tentativo di riparazione di questo difetto. Al contempo, si ha una riduzione della contrattilità miocardica che sembra avere un ruolo importante nell’aumento dei volumi ventricolari. Tutto ciò conduce senza dubbio ad un’importante condizione di insufficienza cardiaca.
Riabilitazione Cardiologica
Purtroppo lo scompenso cardiaco è una condizione cronica che va seguita nel tempo e l’intervento medico è rivolto al ridurre al minimo la sintomatologia e garantire al paziente una vita adeguata pur in presenza di tale patologia. Per fare ciò, all’ambulatorio, il Professor Cittadini affianca un Dh (Day Hospital) di Riabilitazione Cardiologica in cui i pazienti con Scompenso Cardiaco vengono seguiti nel tempo, più volte ad intervalli regolari di diversi mesi, per valutare il miglioramento delle condizioni cliniche dello stesso. In questo ambulatorio, oltre ad eseguire una visita cardiologica di base, il paziente effettua tutte le indagini che sono necessarie al fine di perseguire il suo miglioramento psicofisico. Vengono eseguite analisi del sangue, eco-cuore, se necessari test ergometrici (prove da sforzo), test del cammino (“Six Minute Walking Test”) e eventuali consulenze multidisciplinari necessarie al miglioramento dello status del paziente.
Ricerca
Il Professor Antonio Cittadini è autore di più di 200 (ndr. 257) studi pubblicati sulle più importanti riviste di interesse scientifico e cardiologico. Il suo H-index 51.
I suoi focus di interesse sono le interazioni endocrino-metaboliche e le patologie cardiovascolari. Tutt’ora sono in corso diversi studi che mettono in relazione lo Scompenso cardiaco con i deficit ormonali come quelli di Gh